Università capofila
Università degli Studi di Milano – Bicocca
9 Università partecipanti

Sono coinvolti nel progetto
217 Scuole Secondarie Superiori
15 imprese
15 altri enti

Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” – Vercelli
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Università degli Studi di Genova
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Università degli Studi di Padova
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Università degli Studi di Torino
Università della Calabria

Premessa


Sin dal 2005 è presente un Piano Lauree Scientifiche nazionale della Scienza dei Materiali che ha coinvolto le 9 università dove sono attivi i corsi di laurea.
La Scienza dei Materiali (SdM) ha acquisito un’importanza crescente nel corso dei due ultimi decenni con un impatto notevole anche sul mercato del lavoro, dove le competenze tipiche di chi si è laureato in questo corso di laurea vengono richieste da molte aziende.
La Scienza dei Materiali è uno dei primi esempi, se non il primo in assoluto, di disciplina originatasi dalla fusione e non dalla suddivisione di discipline preesistenti. Tale disciplina ha radici solide e antiche in molti paesi d’Europa e nella maggior parte dei paesi anglosassoni, mentre in Italia nasce nel 1994. La Scienza dei Materiali non declina la chimica e/o la fisica allo studio dei materiali, bensì ibridizza queste ed altre discipline con lo scopo di sviluppare innanzitutto un linguaggio e successivamente una base di conoscenze e competenze sufficientemente ampia da poter gestire l’intrinseca complessità dei materiali. Questa è la differenza sostanziale e fondativa tra la Scienza dei Materiali e la chimica e la fisica dei materiali. Queste ultime si approcciano al problema usando linguaggio e strumenti tipici della disciplina di origine, generando figure professionali valide, non sovrapponibili però a quella dello scienziato dei materiali, che, al contrario è in grado di affrontare la complessità del materiale con un approccio che è sin dall’inizio ibrido.

Benché sia da questa concezione interdisciplinare che sono nate le più importanti tecnologie ed innovazioni del nostro quotidiano, essa rimane ancora oggi poco compresa e poco conosciuta anche se è chiaro che la scienza e la tecnologia dei materiali avranno un ruolo sempre più importante nello sviluppo tecnologico futuro.
Nonostante il notevole entusiasmo riscontrato negli studenti e nelle studentesse per una disciplina vivace con un ottimo bilanciamento tra didattica frontale e di laboratorio, i tassi di abbandono, anche se con qualche differenza tra sede e sede, non sono bassi. Questo riflette una non sufficiente consapevolezza di chi sceglie questo corso di laurea e la mancanza di una seria valutazione delle proprie capacità. Inoltre, il numero di chi si immatricola non è ancora ottimale. Molto è stato fatto e apprezzato da studenti ed insegnanti nei Piani Lauree Scientifiche di Scienza dei Materiali degli ultimi anni, ma questa disciplina e le sue potenzialità non sono ancora sufficientemente noti tra gli insegnanti, gli studenti e le studentesse, benché essa fornisca sia una solida competenza scientifica interdisciplinare sia ottimi sbocchi occupazionali.

Obiettivi


Orientare gli studenti a questa disciplina, formare gli/le insegnanti e formare laureati e laureate che siano in grado di gestire l’intera filiera di progettazione, preparazione, caratterizzazione ed integrazione di materiali innovativi, richiede un approccio didattico integrato tipico del piano lauree scientifiche (PLS).
Il progetto PLS di Scienza dei Materiali in corso si pone come naturale evoluzione dei PLS precedenti sia negli intenti che nelle azioni, in accordo con il nuovo bando. Gli obiettivi principali del progetto sono:

  • creare una stretta collaborazione con gli/le insegnanti degli Istituti Secondari Superiori;
  • costruire una disposizione negli studenti e nelle studentesse verso le materie scientifiche;
  • far conoscere a docenti e studenti la Scienza dei materiali, ridurre i tassi di abbandono, aumentare gli immatricolati, formare gli/le insegnanti sulle potenzialità e sulla attualità della Scienza dei Materiali.

Azioni per raggiungere gli obiettivi


In tutte le 9 sedi sono state realizzate le seguenti attività:

  • laboratori con esperimenti inerenti tematiche collegate a tecnologie e attività di ricerca di punta della Scienza dei Materiali svolti direttamente da studenti e insegnanti, che hanno permesso di avvicinarli ad argomenti stimolanti e innovativi;
  • formazione degli/delle insegnanti basata in particolare su una didattica di laboratorio, su scuole o workshop di tipo interdisciplinare;
  • realizzazione di un sito per una fruizione facile e libera da parte degli insegnanti del materiale didattico (www.pianolaureescientifiche.it).

Coordinatore


Università capofila
Università degli Studi di Milano – Bicocca
9 Università partecipanti

Sono coinvolti nel progetto
217 Scuole Secondarie Superiori
15 imprese
15 altri enti

Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” – Vercelli
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Università degli Studi di Genova
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Università degli Studi di Padova
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Università degli Studi di Torino
Università della Calabria

Coordinatore


Simona BinettiUniversità degli Studi di Milano-Bicocca