Quando l’acqua ci avvolge non ci manca niente, torniamo in una dimensione prenatale in cui c’è senso di coccola, protezione, appagamento. Il nuoto è quello sport particolare in cui il gesto tecnico avviene in questo ambiente. Niente male, no? Per questo, per la sua singolarità ti proponiamo il nuoto durante il tuo primo anno di studi universitari, perfezionandoti, se già conosci e pratichi i vari stili, o imparando, se l’acqua ti fa ancora un po’ paura. 

5 cose da fare al primo anno di università: nuotare

Il nuoto 

Presente alle olimpiadi sin dalla prima edizione nel 1896, il nuoto è qualcosa di molto più antico, possiamo dire che è connaturato nel nostro DNA. Come gli animali sanno intuitivamente nuotare, così è anche per i neonati umani, che spesso però “disimparano” cammin facendo… 

 

I benefici del nuoto 

Nuotare permette di far sì che lo sforzo muscolare sia superiore rispetto a quello che si sperimenta nella vita ordinaria, senza però gravare sulle articolazioni. Solo per questo il nuoto dovrebbe avere un posto d’onore fra tutti gli altri sport.
I benefici del nuotare sono anche altri: stimola l’apparato cardio-respiratorio, porta benefici a quello scheletrico, sostiene una crescita fisica armoniosa, contribuisce allo sviluppo del coordinamento motorio. C’è poi una cosa che chiunque abbia nuotato ha avuto modo di sperimentare: quando si nuota si dorme meglio. Il perché di questo relax notturno è da ricercarsi sia nelle capacità antistress del nuoto (caratteristica che tutti gli sport hanno, assieme a discipline come il ballo) sia nella tonalità blu delle piscine, che ha un effetto calmante sul cervello. Dopo una nuotata è più facile entrare nelle fasi REM del sonno.
Infine la salute del cervello, il nuoto pare essere lo sport più amato dal nostro organo della coscienza. 

 

La bellezza del nuoto: l’esperienza e i consigli di un campione

Simone Ciulli è un atleta di livello mondiale, vicecampione paralimpico di nuoto ai Giochi di Tokyo 2020, primatista europeo nella 4×100 stile libero, è colui che, fra un tuffo e l’altro, ci ha aiutato a capirne di più.  

 

Nella tua esperienza, il nuoto, come cambia le persone?

Posso raccontarlo partendo in primis da ciò che il nuoto ha fatto per me: ho una disabilità dalla nascita, sono nato con una paralisi cerebrale che ha colpito la parte destra del corpo. I miei genitori mi hanno spinto a fare nuoto fin da piccolo e proprio nuotando ho in parte recuperato l’uso del braccio destro. In ogni caso, una gamba cresceva e l’altra no, tanto che un piede è rimasto un 39 e l’altro 43, con la gamba destra più piccola rispetto alla sinistra (da adolescente mi mettevo sempre i pantaloni lunghi e ai medici chiedevo come poter far apparire la gamba destra simile alla sinistra, segno che ancora non avevo metabolizzato la mia condizione). A 26 anni, dopo 20 anni di attività con i “normodotati”, ho iniziato a gareggiare con gli atleti paralimpici e vedere persone gareggiare e ottenere grandi risultati anche con maggiori disabilità rispetto alla mia, mi ha aiutato ad accettarmi per come ero, tanto che ho iniziato a utilizzare anche i pantaloncini corti, che fino a quel momento non avevo mai indossato proprio perché avrebbero messo in evidenza quella che era ed è ancora oggi la mia disabilità. 

Il nuoto, negli anni, mi ha permesso di essere più organizzato, pensa che a 20 anni studiavo giurisprudenza, lavoravo 3-4 ore al giorno e mi allenavo sempre; ho dovuto imparare a gestire la mia giornata e questo mi ha aiutato tantissimo nella vita di tutti i giorni. L’impegno del nuoto mi ha spinto a essere metodico, continuo, a non arrendermi alle prime avversità, ad accettare le sconfitte e a saper seminare nel tempo per poi riuscire a raggiungere gli obiettivi. 

Vedi, al di là dei benefici più ovvi, praticare con serietà il nuoto (che richiede un grandissimo impegno) ha questo aspetto formativo più generale che riconosco bene seguendo passo-passo gli atleti che alleno.  

Quali sono gli errori da non fare se si vuole iniziare a nuotare?+

La fretta! Ci vuole tempo per imparare. La tecnica ha un ruolo fondamentale e il nuoto, sport che viene svolto interamente all’interno di un fluido, richiede la presenza di un istruttore che possa guidare a raggiungere la tecnica corretta. In questo sport è fondamentale evitare il “fai da te”, altrimenti si rischia di infortunarsi e di non riuscire a migliorare. 

 

Cosa provi quando sei in acqua?

Avendo una disabilità che mi impone di muovermi con il bastone o con la sedia a rotelle, per me il nuoto rappresenta una medicina potentissima, che mi consente di effettuare movimenti che fuori dall’acqua non sono possibili e – soprattutto – di muovermi senza alcun ausilio esterno. Questo è un aspetto che ho notato anche allenando gli atleti dai 50 anni in su, pensa che ho un atleta di 82 anni che pratica nuoto ogni giorno e che proprio grazie a questa attività è riuscito a mantenere quella vitalità che tanti suoi coetanei non hanno a causa della vita sedentaria.

 

Ci sono persone a cui è sconsigliabile praticare il nuoto?

Il nuoto è uno degli sport più sicuri, se lo si sa praticare, ma anche in questo caso ci sono alcune patologie che ne sconsigliano la pratica; in caso di dubbio è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico curante. 

 

Che consigli puoi dare a chi vuole iniziare?

Affidarsi a una scuola nuoto federale per seguire un corso o per avere, comunque, lezioni private da un istruttore qualificato. 

 

La cosa più strana che ti è capitata in tanti anni di piscina?

Quando ero bambino, a una gara, mi sono dimenticato di allacciare il costume… Dopo la partenza, il costume è sceso un po’, l’ho tirato su e ho proseguito la gara, facendo le virate lentamente per evitare che calasse nuovamente. È un episodio che ancora oggi, mio babbo, nonostante l’argento ai Tokyo, mi ricorda regolarmente! 

 

Quanto costa imparare a nuotare?

Il nuoto non ha costi elevati a livello di accessori: con 50-100 € si riesce ad acquistare tutto il necessario (occhialini, cuffia, costume, telo e ciabatte). Il costo maggiore è relativo ai corsi o alle lezioni private, mediamente un corso ha un costo per lezione di 10-15 €, l’insegnante privato tra i 25 e i 50 € all’ora. 

  

Ok, ok, stai già preparando la cuffia e il costume, vero? Il richiamo dell’acqua è irresistibile per tantissime persone.  Se vuoi scoprire l’ultima tappa e scoprire cosa abbiamo da proporti per il tuo primo anno di università… torna su Orientazione fra 7 giorni. 

Per oggi è tutto. Buona nuotata!