Il cosiddetto “blocco dello studente” è più comune di quanto si possa pensare ma la buona notizia è che si può superare

 

Può capitare che ci si blocchi durante un esame…

Ti prepari, hai ben presente in mente concetti e metodi studiati, arrivi per tempo all’esame, quando interrogano le altre persone ti accorgi di sapere tutto. Poi tocca a te e… Pazienza, sarà per la prossima volta… Questo (particolare più, particolare meno) non è ciò che si chiama “blocco dello studente”, si tratta di uno stato di agitazione eccessiva, una tempesta emotiva che ti impedisce di avere lucidità e controllo (in psicologia a volte di usa il termine “discontrollo”).

 

Può capitare che non si riesca a studiare…

Quando studiare diventa difficoltoso, quasi impossibile, quando mettersi a memorizzare ciò che si legge risulta arduo; quando la procrastinazione diventa quotidiana, quando tutto questo dura settimane e mesi, quando inizi a dubitare delle tue capacità, quando il tuo corpo ti invia segnali di disagio (doloretti, insonnia e malesseri vari), beh, questo è ciò che comunemente viene definito “blocco dello studente”. Si tratta quindi di una condizione realmente invalidante che non va confusa con una stanchezza o una demotivazione momentanea. La difficoltà nel capire se si sta attraversando un vero e proprio blocco o se si tratta di un normale periodo di debolezza è duplice: da una parte il fatto che spesso si arriva al blocco attraverso piccoli passi che – presi da soli – non sono preoccupanti; la seconda è che accorgersi di avere difficoltà non è mai semplice (mette in gioco la tendenza naturale a mantenere la propria autostima).
Il punto, però, è che il “blocco dello studente” può essere affrontato, compreso e – spoiler – superato (se necessario chiedendo aiuto).

 

Cosa fare se ci si blocca negli studi universitari?

Ecco un piccolo decalogo da tenere sempre a mente e tirar fuori in caso di bisogno:

  1. keep calm and niente è perduto
    avere difficoltà non è strano, è cosa comune ed è cosa superabile
  2. parlane
    tenere tutto per te è la cosa peggiore che puoi fare, porta a rimuginare, preoccuparsi, rimandare… impedendoti di uscire dalle sabbie mobili. Parlare con i tuoi familiari e con le persone di cui ti fidi ha il vantaggio di “liberarti” da un peso ingombrante, avere un punto di vista diverso, ottenere supporto e consigli
  3. non sei le tue difficoltà
    eh no, non cadere nell’errore di definire la tua identità con ciò che momentaneamente non riesci a fare. Non sei incapace, non sei inconcludente, non si misura così il tuo valore
  4. anticipa le preoccupazioni
    strano ma vero questa piccola strategia può aiutarti a liberare l’ansia in eccesso e a sgomberare la mente creando le condizioni per riprendere in mano lo studio. Si tratta di contingentare le preoccupazioni stabilendo a priori un momento della giornata in cui ti lasci andare alle più catastrofiche previsioni di cui sei capace. Fantasia, quindi, senza paura di esagerare 😉
  5. pianifica lo studio
    disegna una tabella e scrivi, giorno per giorno, ciò che devi studiare. Avere qualcosa di “fisico” come un foglio appeso nel luogo in cui studi è utilissimo. Puoi anche scegliere di dedicare i primi giorni a una tattica “paradossale” come quella che prevede solo una ventina di minuti al dì da dedicare ai libri e tutto il resto delle ore ad attività extrauniversitarie (procedi poi aumentando sistematicamente il tempo di studio 😉)
  6. concediti di fallire
    a volte sembra incredibile ma il fallimento si può gestire e superare. Concedersi di affrontare un esame con leggerezza, senza preparazione, sapendo in anticipo che non sarà possibile superarlo, può aiutare a superare l’eccesso di ansia perché quando non si è studiato non si ha niente da perdere. In questi casi ci si rende conto che fallire è normale, fa parte del processo di apprendimento e che una bocciatura non è la fine del mondo
  7. stancati
    con lo sport, con il ballo, con le passeggiate, dissipare le energie in eccesso muovendo il corpo diventa fondamentale per dissipare il livello di ansia e indurre benessere psicofisico, permettendo alla mente di concentrarsi con maggiore facilità
  8. crea una routine
    i rituali pre-esame tranquillizzano, trova ciò che ti fa stare bene (dalla lettura di poesie a una cena particolare, dalla musica che ami alle pulizie della casa) e fallo. Crea una routine e godrai di maggior serenità
  9. visualizza
    fatti il film dell’esame ed esplora tutte le trame possibili, dal 30 e lode alla domanda cui non sai rispondere, dal 18 striminzito al pericolo di bocciare; visualizza e immagina di dover gestire, una a una, le varie situazioni. Questo esercizio può aiutarti a sviluppare strategie di uscita e a controllare l’imprevisto
  10. fatti accompagnare
    quando finalmente dovrai affrontare un esame (questa volta dopo aver studiato per bene), fatti accompagnare da qualcuno di cui ti fidi, con il compito preciso di “trascinarti a forza” se dovesse venirti la tentazione di tornare a casa.

Come gestire l’ansia che blocca durante un esame

L’ansia che, pur non impedendoti di prepararti bene, ti attanaglia durante un esame impedendoti di esprimerti al meglio, può essere anche la cosiddetta “ansia da prestazione”, che di norma capita quando si teme il giudizio altrui (sociale, familiare, dei pari). Questa ansia, a volte, può trasformarsi in vero e proprio panico, che è letteralmente paralizzante. Ebbene, cosa fare in questi casi?
La risposta è semplice: prepararsi. Se si è facilmente preda degli eccessi d’ansia, è opportuno imparare almeno una di quelle pratiche che permettono di gestirla con consapevolezza, da discipline quali Yoga e mindfulness alle tecniche di respirazione, allo stretching. Altro fronte da presidiare è quello semantico: seleziona le parole giuste per descrivere la tua situazione, scartando le parole catastrofiche a favore di una terminologia più “aperta” (un “fallimento” può diventare un semplice “contrattempo”, una “bocciatura” può trasformarsi in “un’occasione per studiare meglio” o “un modo per capire come prepararsi per la prossima volta” e così via…).

 

Quando bloccarsi nello studio necessita di un approfondimento

Quello che qualcuno ha definito come “pavor dell’esaminando” può essere cosa da esaminare più approfonditamente se persiste nel tempo e impedisce una vita tranquilla (oltre che, in modo sistematico, la prosecuzione degli studi). Paura del giudizio, vergogna e sentimenti di questo tipo, possono essere indice di un disagio da affrontare con il supporto di persone qualificate. In alcuni casi possono addirittura fungere da sintomo se, a livello profondo, la strada intrapresa non è quella giusta.
Farsi aiutare, prima di tutto per capirsi meglio, può essere realmente utile e inaspettatamente piacevole: imparare qualcosa su di sé rende sempre più forti.

 

Perché è importante affrontare l’ansia da esame?

Affrontare ansia da esame e “blocco dello studente” è importante per una serie di motivi:

  1. rimandare non è una soluzione
    fermo restando che ogni persona ha bisogno dei propri tempi per capire e trovare la forza di affrontare i timori che vive, rimandare non è mai da considerarsi una tecnica risolutiva. Quando la procrastinazione perdura troppo a lungo può diventare una “scusa”
  2. ciò che si prova non è piacevole
    lo stress è qualcosa di utile ma gli eccessi d’ansia sono spiacevoli da vivere, sia sotto il profilo fisico (tremori, tachicardia, sudorazione…), sia dal punto di vista psicologico (loop infiniti, pensieri svalutanti, auto-giudizi…). Metter mano a queste situazioni fa stare meglio
  3. non presentarsi agli esami rinforza l’attitudine a non sostenerli
    un po’ come un cane che si morde la coda, ogni volta che non vai a un esame ti abitui a non andarci, apprendi e rinforzi cioè quel comportamento di evitamento che nell’immediato ti fa stare bene ma che a lungo andare può avere conseguenze più rilevanti
  4. affrontare le difficoltà significa crescere
    affrontare le difficoltà, imparare a fallire, conoscere i propri limiti e provare a sfidarli è una parte essenziale della vita e del processo di crescita di ogni singolo essere umano.

 

Blocco dello studente: il ruolo di scuola e università

Come detto, il provare difficoltà, siano esse legate al “blocco dello studente” o agli eccessi d’ansia nel giorno d’esame, è qualcosa che la grande maggioranza delle persone ha sperimentato. Anche istituzioni come scuole e università ne sono ben consapevoli, per questo esistono gli sportelli d’ascolto e i tutor: per darti una mano, per sostenerti di fronte a qualcosa che è comune ma che può essere difficile affrontare in solitaria.

 

Blocco dello studente: superarlo studiando in compagnia

Le amicizie sono una delle cose più belle della vita, e hanno la caratteristica di poter nascere nelle situazioni più impensate. Una delle cose più utili che puoi fare per superare ansie e blocchi è studiare in compagnia, condividere ore di impegno e confronto con persone che come te affrontano gli studi. Fatti questa domanda: davanti a qualcosa che ti spaventa, non preferiresti essere assieme ad altre persone? Bene, mai come in questi casi l’unione fa la forza: essere in gruppo aiuta – eccome – a tenere a bada l’agitazione, a costruirsi una forza interiore in grado di far affrontare i timori, a trovare sicurezza. E poi, anche se non lo immagini, potresti essere proprio tu ad aiutare chi studia assieme a te e ha qualche dubbio sulle proprie capacità di affrontare e superare gli esami; essere utili agli altri è un’esperienza che si riverbera in modo incredibile su sé stessi.

E poi… studiando assieme possono nascere amicizie meravigliose…