A volte è il fatto di decidere a mandare in crisi, non quello su cui si sta decidendo. Se è il fare una scelta che ti blocca, puoi tranquillizzarti: sei in buona compagnia 😉

 

Decidere è… tagliare. Meglio scegliere!

Eh sì, è partendo dall’etimologia che puoi comprendere il perché decidere ti risulta così arduo: decidere deriva dal latino de-caedĕre e significa proprio “tagliare”. Ogni decisione elimina alternative, non si tratta di una cosa da poco, non trovi?
Comincia quindi con un atto di ecologia linguistica e prova a usare “scegliere”, che ha sempre origini latine (exelĭgĕre) ma indica il preferire una fra le tante opzioni disponibili. Insomma, se scegli fai una preferenza, se decidi rinunci a mille possibilità. Meglio scegliere!

Perché scegliere può essere così difficile?

Sono davvero tante le persone che di fronte alla necessità di fare una scelta (dall’ordinare un piatto sul menù del ristorante all’iscrizione presso una facoltà universitaria) si sentono bloccate, un po’ impaurite, in difficoltà nel valutare le alternative. Non c’è da preoccuparsi, se ci pensi bene avere dubbi sulle proprie scelte è naturale: quando scegli ti metti in gioco e sei responsabile in prima persona. Oltre alle piccole scelte di tutti i giorni, ci sono scelte difficili perché si portano dietro un carico emotivo abbastanza significativo, altre sono complicate perché è difficile raffigurarsi le conseguenze, altre sembrano impossibili da prendere perché… ci si perde in mille e mille ragionamenti.

Scegliere è difficile: la stanchezza da decisione

Quello che è importante che tu sappia è che decidere può essere stancante. La stanchezza da decisione può essere così significativa che anche un personaggio tutt’altro che remissivo come il guru di Amazon Jeff Bezos afferma di prendere solo poche decisioni ogni giorno (e mai dopo le 17) proprio per essere ben lucido quando lo fa. Pensa un po’: esiste addirittura una ricerca che indica come, col trascorrere delle ore, si finisca per lasciarsi andare a decisioni moralmente “discutibili”  (nel pomeriggio si mente di più!).

Scegliere è difficile: la paura di sbagliare

Fra le cose che bloccano c’è la paura di sbagliare, ovvero il timore di conseguenze catastrofiche. Il loop mentale che porta a ipotizzare conseguenze irreversibili è però poco affidabile se lo si passa sotto la lente della logica. Diciamo che la mente “esagera” a dismisura e colora a tinte fosche scenari che normalmente apparirebbero ben più innocui. La conseguenza è la procrastinazione, ossia il rimandare con mille scuse il momento di prendere la decisione. È possibile che tu abbia provato questo tipo di paura, magari pensando che sarà difficile portare avanti gli studi o che rimarrai senza lavoro una volta appeso al chiodo il diploma di laurea.

Scegliere è difficile: il timore del giudizio altrui

C’è poi, a seguire, la paura di sentirsi giudicati, che blocca perché si teme il confronto con le persone che ci sono vicine. Chissà, magari dentro di te hai già deciso il corso di laurea in cui iscriverti ma sai che in famiglia ti vedono già a discutere una tesi in una materia completamente diversa e temi che non vorranno avallare la tua scelta.

Scegliere è difficile: “E… se non sono all’altezza?”

Anche il timore di non essere all’altezza è bloccante, affonda le radici nell’incertezza su di sé e nell’autostima. Se hai provato questa paura sai che può portare in dote un po’ di ansia, magari è proprio quell’ansia che ti impedisce di optare per la facoltà dei tuoi sogni perché temi di non farcela.

Scegliere è difficile: il perfezionismo bloccante

In alcuni casi ci si “incarta” nell’ambizione perfezionistica di volere il meglio in assoluto, rimandando la scelta e trovandosi nella melma dell’inazione. Ti è mai capitato di renderti conto di aver perso un’occasione perché non arrivava mai il momento giusto?

Insomma, dai, avrai già capito che non scegliere ha una conseguenza ben precisa: sabotarti.

Scegliere è difficile, lo era anche per Leonardo, Michelangelo, Kennedy…

Ebbene sì, come ti anticipavamo, se hai qualche difficoltà nello scegliere sei in ottima compagnia. L’incertezza, anche pesante, la provano davvero tantissime persone, fra cui nomi di spicco dell’arte, della politica, dell’imprenditoria, dello sport…
Già detto di Bezos, che limita la quantità di scelte quotidiane, basta tornare indietro di qualche secolo per scoprire che Leonardo Da Vinci era un tipo insicuro, mai convinto delle proprie scelte. Anche Michelangelo soffriva della paura di sbagliare e la scelta di accettare l’incarico di affrescare la Cappella Sistina fu molto complicata, sofferta e piena di dubbi. JFK non si sentiva all’altezza e soffriva prima e dopo aver preso decisioni. Ai giorni nostri una scrittrice e saggista di grido come Cheryl Strayed, confessa di avere ogni giorno pesanti dubbi sulle proprie scelte editoriali e stilistiche.
Come vedi, ciò che provi anche tu è la normalità 😉

Non riesco a scegliere l’università, cosa posso fare?

  • prova innanzitutto a valutare questa prospettiva: non scegliere è – comunque – una scelta; scelta che spesso ha “costi” maggiori rispetto a quelli di una qualsiasi decisione sbagliata. Avevi mai visto le cose da questo punto di vista?
  • prova a immaginare una giornata-tipo del tuo futuro all’università, cerca di parlare con chi frequenta quel corso, informati sugli orari, sugli spostamenti, sull’organizzazione, sugli aspetti positivi e sulle eventuali criticità. Vedrai che tutto diventerà più concreto, raggiungibile, quasi tangibile. Scegliere sarà molto meno duro 😉
  • segui le indicazioni del buon Bezos, che di scelte vincenti se ne intende: decidi nelle ore del mattino, a mente fresca
  • metti nero su bianco le opzioni, scrivendo pro e contro, rischi e opportunità. Leggi ciò che hai scritto e comincia a eliminare qualcosa. Vedrai che selezionare sarà molto meno “doloroso” di come te lo immagini
  • chiedi al tuo intuito quale possa essere la scelta più coerente con ciò che sei, i valori in cui credi e le capacità che ti riconosci. Ascoltarsi scavando nel profondo di sé può essere un modo per riprendere in mano le redini
  • abbraccia il dubbio, fermati, rallenta il ritmo di vita; poi prova a vedere se la valutazione sui corsi di laurea a cui stai pensando diventa meno “nebbiosa”
  • prova a fare come abbiamo fatto all’inizio di questo articolo: scrivi i tuoi dubbi, individua le parole che li descrivono e cambiale con sinonimi. Ri-descrivere i propri pensieri a volte può aiutare a comprendere il modo in cui ci raccontiamo storie (o fandonie) per non prendere decisioni.

Se non riesci a scegliere l’università ti proponiamo una soluzione concreta

Se finora ti abbiamo dato consigli di buon senso, pur basati sulle opinioni di specialisti, esiste una soluzione concreta che può davvero darti la spinta definitiva per fugare qualsiasi dubbio sull’università da scegliere. Questa soluzione si chiama orientamento ed è la ragione per cui esiste il sito su cui stai navigando proprio in questo istante.
L’orientamento, curato da persone esperte, è qualcosa che aiuta per davvero perché si basa sia sulla competenza, sia sull’esperienza, sia su strumenti e prassi consolidate, sia sull’ascolto. Abbi fiducia quindi nelle attività che trovi su Orientazione e abbi fiducia in tutte le persone che ti hanno accompagnato sinora nel percorso di studi (lo sguardo di professori e professoresse è sempre molto acuto, loro ti conoscono molto bene, più di quanto immagini, e sanno cosa puoi fare).
Usa gli strumenti che trovi qui come le PPS, cogli al volo l’opportunità di seguire i MOOC, rendi più solida la tua preparazione con le SAF e prova a confrontare i risultati con la sezione di Data Visualization del sito, chissà, potresti scoprire che sei molto più in gamba di quanto pensi!
A questo punto c’è solo una decisione che devi prendere: rimani su Orientazione, dai, non è difficile, è una decisione che puoi prendere in tutta tranquillità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beh… se stai leggendo questa riga significa che hai preso una decisione, quella di rimanere con Orientazione. Sei capace di decidere, complimenti!!! 😊