Un mondo nuovo tutto da conoscere fra sorprese piacevoli e incognite da affrontare

 

Cosa significa studiare all’università: proiettare il futuro oltre il domani

Sì, la prima cosa da fare è proprio questa, capire che, scegliendo l’università, devi necessariamente guardare oltre il tuo domani, considerando una prospettiva a lungo termine. Per alcuni anni sarai studente (o studentessa) e prima di poter mettere in pratica le tue conoscenze passerà un po’ di tempo. Alla fine del primo anno non sarai quindi – e questo devi davvero averlo ben chiaro – architetto, pedagogista o ingegnera, sarai qualcuno che studiane che pagina dopo pagina si avvicina al traguardo che prima di tutto è fatto di acquisizione della conoscenza e solo successivamente è fatto di messa in opera.

Lascia quindi tempo a ciò che studi, di cambiare ciò che sei, rendendoti una persona sempre più esperta.

 

Cosa significa studiare all’università: verificare costantemente il tuo percorso

Studiare è una cosa da fare quotidianamente, è fatica, è tempo, concentrazione e impegno. Tra scadenze, consegne ed esami, ricorda ogni tanto di alzare lo sguardo, per ricordarti ciò che abbiamo appena detto, vale a dire la tua prospettiva a lungo termine. Il significato di ciò che fai è là, nel posto esatto in cui hai scelto di darti appuntamento nell’istante in cui hai completato l’iscrizione all’università. Attenzione: cammin facendo il modo con cui guardi alle cose e alla vita potrà mutare, lascia la mente aperta alle idee nuove, a ciò che verrà alla luce dal confronto con quello che studi. Se hai iniziato medicina con l’idea di poter dire la tua nel campo dell’ortopedia ma studiando è nata la passione per la pediatria, valuta se seguire il progetto iniziale o se rimodularlo alla luce di ciò che pensi dopo qualche anno di studio; nella vita si cambia, si matura, si cresce, ed è possibile che il tuo sguardo diventi più nitido nel corso degli anni.

 

Cosa significa studiare all’università: saper cogliere gli obiettivi intermedi

Soprattutto quando la laurea è ancora lontana, dovrai saper trovare gli stimoli per dare sempre il massimo. Come fare? Un buon metodo è concentrare le energie in maniera lineare, considerando un passo alla volta. Se riuscirai ad avere un approccio che – pur non perdendo di vista il traguardo finale – ti farà considerare ogni singolo esame alla stregua di un obiettivo esaltante, avrai molte possibilità di mantenere alte energia mentale e motivazione.

 

Cosa significa studiare all’università: organizzarsi

Eh sì, lo studio universitario richiede organizzazione perché il livello di complessità e la quantità di impegno non possono essere affrontati senza un minimo di sistematicità. Di organizzazione nello studio abbiamo già parlato qui.  Preparati quindi a un viaggio che dovrai affrontare lasciando un po’ di spazio in meno all’improvvisazione (elemento che se è dentro di te, non perderai, non temere); in fin de conti, sai, crescere non è smettere di essere bambini, è acquisire qualche competenza in più, fra cui l’organizzazione.

 

Cosa significa studiare all’università: valutare il superfluo

Dovrai far di necessità virtù – come spesso si dice – e metterti nell’ordine di idee che qualcosa andrà lasciato per strada. Ecco qualche suggerimento per fare mente locale:

  • cose che (spesso) si considerano superflue ma che sono importanti per una buona carriera universitaria
    • le ore di sonno
      memoria, concentrazione e capacità cognitive sono influenzate dal sonno, se dormi poco avrai molte più difficoltà di quanto tu possa immaginare, anche sotto il profilo della motivazione
    • la salute psicofisica
      fare sport, mangiare sano e con regolarità sono cose da non sottovalutare per studiare bene e con profitto, così come una buona “ecologia” di pensieri e sentimenti
    • distribuire lo studio nel tempo
      l’università non è il luogo delle “grandi abbuffate” perché la sgobbata dell’ultima ora non consente di entrare a fondo nelle logiche della materia e non permette la persistenza delle informazioni nella memoria
  • cose che (spesso) si considerano necessarie ma che non servono a studiare bene
    • avere una penna nuova
      eh no, non ti serve posticipare l’inizio dello studio per uscire a comprare una penna, dato che la tua ha ancora una buona metà della carica di inchiostro; questa cosa serve solo a rimandare… 😉
    • avere tutto il giorno a disposizione
      puoi studiare (e bene) anche se non hai tutta la giornata libera (magari hai una visita medica o un impegno di altro tipo), se hai solo alcune ore per studiare, programma uno step calibrato sul tempo che hai e buttati sui libri
    • l’ennesimo aperitivo lungo
      se divertirsi è sacrosanto, se “staccare la spina” è fondamentale per l’equilibrio, indulgere con la scusa del “ne ho proprio bisogno” è controproducente; concediti tutti gli aperitivi che vuoi ma il terzo aperitivo lungo della settimana no, la tua attività è lo studio e per diventare dottore o dottoressa, qualche piccola rinuncia va fatta
    • studiare con il cellulare sottomano
      anche se non è così facile da comprendere, avere lo smartphone in vista è una fonte di distrazione che mina in maniera fatale la resa nello studio; spegni cellulare e device vari se vuoi studiare con profitto ed efficienza.

 

Cosa significa studiare all’università: faticare

La fatica è l’essenza dell’impegno universitario. È una parola che ti spaventa? Cambia prospettiva! Sì, perché la fatica può essere davvero bella, specie quando studi ciò che ti piace e che ti fa sentire una persona più completa. Per questo scegliere con consapevolezza è così importante, ed è per questo che il tempo più importante che puoi dedicare a te è quello dell’orientamento. Mettila così: se fatichi un po’ adesso per capire bene quale sia il corso di studi più adatto per te, faticherai poco durante l’università perché ogni testo, ogni esercitazione, ogni esame, ti renderà felice e quella che qualcuno chiama fatica, sarà per te solo una bella passeggiata.